La Viarte – che in lingua friulana significa “la primavera” – è un’azienda collinare che si estende su un’area di 34 ettari di superficie; di questi, 22 sono a vigneto mentre la restante parte è stata volutamente mantenuta a bosco per preservare il paesaggio e il naturale equilibrio microclimatico. L’azienda è situata nello splendido comprensorio della D.O.C. Friuli Colli Orientali fra i comuni di Corno di Rosazzo e Prepotto (a poche centinaia di metri dal confine italo-sloveno). Nata nel 1973, dopo oltre 10 anni di lavori per terrazzare e piantare i vigneti, nel 1984 viene proposto al mercato il primo vino e dal 1986 la gamma completa dei vini. La proprietà, nella persona di Alberto Piovan, insieme a tutto il suo staff lavorano quotidianamente per la cura e la valorizzazione delle varietà autoctone come i bianchi “bandiera”: il Friulano, la Ribolla Gialla e la Malvasia e i grandi rossi storici del Friuli: lo Schioppettino di Prepotto, il Pignolo, il Refosco dal Peduncolo Rosso e il rarissimo Tazzelenghe. Oltre al Siùm, il cui nome in friulano significa “sogno”, un vino passito ottenuto da uve Picolit e Verduzzo Friulano. Si producono anche grandi vini internazionali bianchi come il Sauvignon, lo Chardonnay, il Pinot Bianco, il Pinot Grigio e rossi come il Cabernet (da uve Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon), il Merlot e il Ròi: una selezione di uve Merlot e Cabernet Sauvignon. E solo nelle migliori annate presentiamo anche due vini speciali: il Friulano Liende e il Sauvignon Liende. La parola "Liende" sempre in friulano significa “leggenda”, e questi vini sono pensati per diventare proprio dei vini d’eccellenza assoluta. Sono frutto di una attenta e scrupolosa selezione dei grappoli, dai vigneti più nobili e vecchi dell’azienda. Le diverse maturità e metodologie di vinificazione danno origine ad un prodotto dove si sposano perfettamente tradizione e modernità. E l’Arteus, un blend da uve Chardonnay, Riesling Renano e Tocai Friulano, che nasce dalla voglia di distinguersi esaltando la sua territorialità. Vitigni ormai friulani che insieme esprimono il nostro terroir, in cui fervidamente crediamo. Da un recente progetto è nato anche il Rosè La Viarte, uno spumante brut rosato ricavato dalla nobile uva dello Schioppettino vinificata in bianco. E le Grappe, ottenute con la distillazione artigianale delle vinacce fresche di uve del Sauvignon Liende e da quelle preziosissime di Tazzelenghe. Il terreno è la c.d. “ponca” (più comunemente conosciuta come ‘marna’), tipica del Friuli orientale e risalente al periodo eocenico e di origine marina, una roccia sedimentaria friabile composta da una miscela perfetta di minerali argillosi e calcare. Terreno ideale per la viticoltura di grande qualità. I vigneti sono coltivati su terrazze con sistemi di allevamento a guyot e con densità d’impianto da 3.000 a 7.000 ceppi/ha per i vigneti più recenti. In campagna viene svolto un attento lavoro di controllo e tutte le fasi sono monitorate attentamente, consentendo, anche sulla base di un programma CEE mirato alla riduzione significativa di fitofarmaci e concimi, di avere il minor impatto ambientale possibile. La resa media di 40 hl/ha e la vendemmia manuale, con selezione dei grappoli in vigna, permettono di lavorare con uve estremamente sane e mature anche nelle annate difficili. Questo consente concentrazione del prodotto e costanza qualitativa e, non ultimo, ci da la possibilità di vinificare con estrema semplicità, controllando ma non interferendo nel processo di vinificazione per ottenere un prodotto integro e naturale che subisca processi di lavorazione estremamente semplici. Al tempo ed alle stagioni il compito di aiutare il vino nel suo percorso di stabilizzazione ed affinamento. La Viarte. Eleganza di vini senza tempo.