Il Pinot Nero arrivato grazie ai Romani
Il Pinot Noir fa parte della “hall of fame” dell'uva francese. Ma lo sapevi che in realtà sono stati i romani a portare il Pinot Nero nella regione? Precisato questo, i monaci cistercensi della Borgogna hanno contribuito molto a perfezionare la vinificazione del grande Pinot Nero.
I monaci credevano che il duro lavoro li avrebbe avvicinati a Dio, così lavorarono diligentemente per sviluppare tecniche e pratiche di vinificazione. Il Pinot Nero è un'uva difficile da coltivare, una delle più difficili in realtà. La sua buccia sottile resta l’ostacolo principale.
Troppo sole e le uve finiscono inevitabilmente per essere bruciate dal sole. Troppa acqua ed ecco comparire marciume e funghi. Allo stesso tempo, il Pinot Nero è un'uva a bassa resa. Quindi, è comprensibile che i monaci chiedessero l'intervento divino.
Chardonnay – il vitigno autoctono della Borgogna
A differenza del Pinot Noir, si ritiene che le radici dello Chardonnay affondino in Borgogna e che le uve siano cresciute spontaneamente e coltivate in Borgogna da migliaia di anni.
Anche se ancora una volta furono i monaci cistercensi che dall'XI secolo che sperimentarono per la prima volta la vinificazione dello Chardonnay. Lo fecero in modo sorprendentemente organizzato, selezionando i migliori vigneti, rimasti quasi del tutto invariati fino ad oggi.
Terroir
Quando si parla di terroir, ci si riferisce all’insieme del clima, il suolo, il terreno e la tradizione - il "luogo" o, meglio ancora il "senso del luogo". Si tratta di percepire - quando si degusta un vino - si viene trasportati in una dimensione che riflette l’unicità di una regione vinicola.
La Borgogna ha molto da offrire in termini di diversità dei terroirs. Qui il clima continentale si fonde al clima mediterraneo - e i tipi di suolo includono tutto: calcare, argilla, ghiaia e sabbia, e suoli completamente diversi spesso si trovano a pochi metri di distanza l’uno dall’altro.
È questa ricca diversità e anni di duro lavoro che hanno portato alla creazione di vini con uno spiccato senso del luogo: dai vibranti Chardonnay dello Chablis, agli Chardonnay ancora più ricchi e minerali, fino a quelli invecchiati in rovere del Côte de Beaune. Per quanto riguarda i Pinot le scelte sono illimitate, i più rappresentativi del Côte de Nuit e del Côte de Beaune sono solo due tra tanti.
Principali stili del Pinot Nero e dello Chardonnay
È la diversità del terroir che consente di produrre stili di vino così distinti, anche se prevalentemente ottenuti da due soli tipi di uve.
Lo Chardonnay è spesso prodotto in quattro stili: c'è il Bourgogne Blanc, un vino dalla beva facile, con una spiccata mineralità e sentori di mela fragrante. Poi c'è lo Chablis, famoso per la sua mineralità e aromi più pungenti, come il lime. I vini del Mâconnais sono solitamente più fruttati, con sapori tropicali (si pensi al melone e alla papaya). Infine, c'è lo stile diffuso nel Côte de Beaune che - grazie alla maturazione in botti di rovere – arricchisce il vino di sapori più strutturati, come la mela gialla matura, sentori di tartufo, nocciola e vaniglia.
I Pinot Noir sono più difficili da raggruppare. Sono quasi interamente invecchiati in rovere. Per apprezzare e gustare al meglio il grande Pinot Nero di Borgogna, bisogna saper apprezzarne l'eleganza, coglierne le sfumature e i diversi strati di aromi. Le annate giovani potrebbero risultare poco soddisfacenti, consigliamo di armarsi di un pò di pazienza.
Godersi il Pinot Nero della Borgogna significa iniziare un viaggio, senza una meta precisa. I Pinot di Borgogna rispetto ai Pinot del "Nuovo Mondo" sono meno audaci, diretti e fruttati ma decisamente più delicati.
Beaujolais
Beaujolais si trova a sud della Borgogna. Sebbene tecnicamente classificato come AOC Bourgogne, il vitigno (Gamay) e le tecniche e le pratiche di vinificazione nel Beaujolais sono molto diverse da quelle delle regioni settentrionali.
Il 99% dei vigneti di Beaujolais sono piantati con l'uva nera Gamay. Dunque, il Beaujolais va per la sua strada ed è per questo motivo che noi di Avelyn abbiamo dedicato al Beaujolais un intero capitolo. Fai un viaggio del vino nel Beaujolais.
Domande frequenti:
Cosa c'è di così speciale nei vini dalla Borgogna?
Centro di eccellenza e influenza vitivinicola secolare. Un punto di riferimento per i vini che riflettono il loro terroir.
Quali sono i vitigni più diffusi nella Borgogna?
Chardonnay e Pinot Noir.
Quali tipi di cibo si sposano meglio con i vini dalla Borgogna?
Gli Chardonnay sono per il mare, le carni bianche e i formaggi grassi. Pinot Nero per anatra, casseruola, salmone alla griglia e tartare di bistecca.