Il vino viene prodotto in Provenza da più di 2500 anni, rendendo questa regione la più antica produttrice vinicola della Francia. La regione è piuttosto piccola, si estende dal confine italiano a est e dal fiume Rodano a ovest, e circa 150 km dal Mar Mediterraneo.
Con tale posizione geografica, il clima di cui gode è assolutamente fantastico per la viticoltura. Il mare modera le temperature, inoltre è aiutato dai venti freschi di Maestrale, e di sole ce n’è in abbondanza. Montagne rocciose, terreni e terroirs diversi si aggiungono a questo meraviglioso mix di fattori.
La Provenza è la patria del Rosé, ma ci sono anche alcuni vini bianchi e rossi fantastici, tutti da scoprire.
Coteaux d’Aix en Provence – più a ovest, lungo la costa
Coteaux d'Aix en Provence si trova nella parte orientale della Provenza, a nord-est di Marsiglia. I vigneti qui sono fortemente influenzati dai venti di maestrale che scendono dal Massiccio Centrale. Fu in questa parte della regione che la vinificazione iniziò intorno al 600 a.C. con - sì, a questo potete immaginare chi - i romani.
Sia i rosati (essendo i più importanti) che i rossi sono ottenuti da rari blend di Mourvèdre, Grenache, Syrah, Cinsault e Counoise. Carignan e Cabernet Sauvignon, ammessi anche con una percentuale fino al 30%.
È interessante notare che le coltivazioni di Cabernet Sauvignon furono portate dal Bordeaux (da Georges Brunet di Chateau La Lagune) solo dopo la seconda guerra mondiale. Da allora, questa varietà ha guadagnato terreno, sia in quantità che a livello d’ importanza per la vinificazione.
Le catene montuose calcaree, le cime e le valli ripide offrono una moltitudine di climi. Le altitudini più elevate consentono alle uve di beneficiare di una maturazione più lunga e lenta. I vini di qualità di questa area presentano una buona acidità, sapori complessi e una struttura molto equilibrata.
Ancora una volta, qui regnano i rosati che rappresentano l'85% della produzione con la maggior parte dei vini prodotti con le classiche uve della Francia meridionale: Mourvèdre, Grenache, Syrah e Cinsault.
I viticoltori reimpiantarono principalmente vitigni a bacca bianca, e fu così che Cassis divenne la principale regione della Provenza rinomata per i suoi vini bianchi. La maggior parte dei bianchi sono blend di Marsanne e Clairette. Alcuni mostrano estrema eleganza con aromi intensi di agrumi, pesca, miele ed erbe essiccate.
La zona di Bandol si trova leggermente più a est di Marsiglia rispetto a Cassis. A differenza dei loro vicini, a seguito dell'epidemia di fillossera, i viticoltori di Bandol decisero di non reimpiantare con varietà bianche ma rosse. Si resero conto, infatti che gli aridi terreni del Bandol, con le loro sterili marne sabbiose e suoli calcarei erano una combinazione perfetta per il Mourvèdre e la produzione di vini rossi ricchi e intensi. Esplorando i vini Bandol, non dimenticare di provare i famosi blend di uve bianche, di solito con l’uva Clairette dominante.
Le tre denominazioni più piccole in Provenza sono: Palette appena fuori d'Aix en Provence con solo 100 acri di vigneto (sì, in totale), Bellet situata in una piccola area lungo il fiume Var a nord-ovest di Nizza e Pierrevert, situata a nord delle montagne rocciose.
Domande frequenti:
Cosa c'è di così speciale nei vini della Provenza?
La terra del rosato – con suoli diversi, il mare, le montagne, il sole, il passato e il presente che si fondano e creano anche bianchi e rossi sorprendenti.
Quali sono i vitigni più diffusi nella Provenza?
Rosso e rosato: Mourvèdre - insieme a Grenache, Syrah e Cinsault. Bianco: Marsanne e Clairette.
Quali tipi di cibo si sposano meglio con i vini dalla Provenza?
I migliori abbinamenti sono quelli in totale “stile Provenzale”, circondati dai profumi di lavanda, rosmarino, timo, olive, oli, montagne rocciose e mare.