Vecchie vigne "Pie Franco", un tesoro nascosto nei suoli unici della regione
Verso la metà degli anni 1890, la fillossera arrivò a Murcia, anche se alcune aree fortunate (Jumilla in particolare) furono risparmiate a causa del sottosuolo calcareo altamente acido, dove l’insetto, simile a un pidocchio, non era in grado di sopravvivere. Questa fu una benedizione per la regione, che rimane tutt’ora orgogliosa dei suoi vecchi e non innestati vigneti di Monastrell ("Pie Franco"). Sebbene nella regione siano stati prodotti vini su scala più ampia e di qualità inferiore, molti produttori hanno lavorato per continuare a produrre vini di grande struttura e complessità, di gran lunga più apprezzati.
La rivoluzione del Monastrell
Negli ultimi decenni, alcuni produttori con esperienza internazionale e pluriennale nel settore hanno radicalmente cambiato prospettiva, focalizzandosi sul terroir e sugli antichi vitigni autoctoni della zona, sfruttando al massimo il potenziale del Monastrell. Ciò si è tradotto in una maggiore attenzione alla qualità piuttosto che alla quantità delle rese.
Il segreto della qualità racchiuso nei vigneti dell’entroterra
Il clima della regione è mediterraneo, con scarse precipitazioni (300-350 mm) che cadono in modo irregolare durante tutto l'anno, per poi divenire aggressivo, caratterizzato da rovesci torrenziali e grandinate in autunno.
Le tre DOP della regione si trovano più nell'entroterra, con quote più elevate, una notevole influenza continentale, con notevoli sbalzi termici stagionali e diurni.
Alcuni dei migliori vigneti di Murcia si trovano in un altopiano tra la Meseta e il Mar Mediterraneo ("Altiplano de Jumilla-Yecla"), raggiungendo in alcune zone quasi 800 m di altitudine. Ciò fornisce significative esposizioni a temperature rigide che consentono una maturazione più lenta e un’elevata acidità, che conferiscono ai vini finezza, complessità e persistenza.
Monastrell, un'uva caratteristica
Il Monastrell (Mourvèdre) è la varietà più piantata a Murcia anche se un'altra uva. La Garnacha Tintorera (Alicante Bouschet) è spesso inclusa nelle miscele, aggiungendo complessità (aromatici saporiti) e aiutando a domare i tannini stridenti e il carattere rustico di Monastrell.
DO Jumilla: un vecchio vitigno Monastrell “Pie Franco”
All’interno della DO Jumilla i vigneti si dividono tra la Murcia (40%) e Albacete in Castilla-LaMancha (60%), anche se il 70% della produzione di vino nella città di Jumilla è prettamente artigianale. Di questi, Il 92% del vino prodotto è rosso, con Monastrell che rappresenta l'80% degli impianti.
Tra gli altri uvaggi consentiti troviamo la Garnacha Tintorera e gli internazionali Cabernet Sauvignon, Merlot, Petit Verdot, Tempranillo e Syrah, portati nella zona da viticoltori francesi in cerca di rifugio dalla fillossera alla fine del XIX secolo.
Lo stile del Monastrell di Jumilla è tipicamente corposo e di colore intenso, alta concentrazione e piuttosto tannico (miscelati a volte con altre varietà per ammorbidirsi), con un notevole potenziale di invecchiamento.
La designazione "Tinto Monastrell" (vs generico "Tinto") sull'etichetta significa che il vino è composto da un minimo dell'85% di Monastrell.
DOP Yecla: un antico patrimonio vinicolo di epoca Romana
Yecla ha una delle più antiche storie di vinificazione in Spagna con alcune rovine di cantine risalenti al I secolo. Durante l'occupazione romana la vinificazione fiorì, continuando durante l'occupazione moresca fino ad oggi. È la zona vinicola più piccola e più settentrionale di Murcia con una forte dedizione alla storia e alla tradizione.
Il 92% del vino prodotto è rosso Monastrell (85% della superficie vitata). Lo stile è simile a quello di Jumilla, leggermente più fruttato e meno alcolico, avendo una posizione più alta sull’Altiplano, dunque una maggiore altitudine.
DOP Bullas: La freschezza del Monastrell dai vigneti più alti. Diviso in due sottozone (Yecla Campo Arriba e Yecla Campo Abajo), Bullas è la denominazione più meridionale e più recente della regione. Presenta anche alcune delle altitudini più alte della regione, tra i 400 e gli 800 metri sul livello del mare.
L'80% del vino prodotto proviene da Monastrell. I suoi terreni ad alta quota e calcarei aiutano a produrre vini con uve dalla spiccata freschezza, bassa gradazione alcolica (11-12) e maggiore acidità rispetto ai vini delle altre due DOP della regione.
Domande frequenti:
Cosa c'è di così speciale nei vini di Murcia?
Qui puoi trovare alcune delle migliori e più distintive espressioni varietali del vitigno comunemente chiamato Monastrell (Mourvèdre). I migliori produttori della regione lavorano sapientemente le uve in modo che i vini rappresentino tutto il potenziale delle vecchie vigne della regione (vigneti a “Pie Franco”) un patrimonio unico ed eccezionale.
Quali sono i vitigni più popolari in Murcia?
Il Monastrell è l'uva simbolo della regione, ma spesso la Garnacha Tintorera aiuta a domare il suo carattere tannico e rustico, aggiungendo aromi più pronunciati e complessità ai vini.
Quali tipi di cibo si sposano meglio con i vini di Murcia?
I rossi corposi di Monastrell si abbinano bene a piatti di carne rossa alla griglia, agnello arrosto, selvaggina in umido, salumi. Quando visiti la regione, provalo con "Arroz con conejo" (riso con carne di coniglio), Imperial de Lorca (salsiccia locale) o formaggio di capra Murcia al Vino (popolarmente noto come "capra ubriaca").