Il Piemonte - che letteralmente significa ai piedi delle montagne (Alpi) - si trova nel nord Italia ed è molto conosciuto per i vini Barolo e Barbaresco prodotti con l'uva Nebbiolo. Nonostante ciò, questi celebri vini rappresentano solo il 3% della produzione totale di vino del Piemonte.
La vinificazione in Piemonte risale a più di 3000 anni fa, grazie ai Greci e ai Romani che contribuirono a sviluppare la viticoltura in questa zona d'Italia. All’epoca il vino maturava in anfore di ceramica sigillate da uno strato di olio d'oliva che fungeva da protezione contro l'ossidazione.
Molte cose sono successe da allora, ma è palese che i produttori di vino di oggi beneficiano del grande lavoro svolto dai loro predecessori - e, cosa interessante, l'anfora di ceramica inizia nuovamente a farsi strada nella produzione di vini di alta qualità, etichettati come "fatti a mano" da molti viticoltori locali.
Ovviamente, l'olio d'oliva come strato per prevenire l'ossidazione non viene più utilizzato ma l'anfora in ceramica, invece, sì perché fornisce un ambiente assolutamente neutro per lo sviluppo e la maturazione del vino: caratteristica molto ricercata tra i vignaioli artigiani che amano vinificare tramite interventi minimi e che trovano nelle pratiche enologiche antiche, adeguate risposte ai loro bisogni attuali.
Non solo Nebbiolo
Nebbiolo e Barbera rappresentano quasi i due terzi della superficie vitata e della produzione totale di vino in Piemonte. Tuttavia, ci sono vini piemontesi davvero sorprendenti prodotti con uve bianche. Potresti aver provato il vibrante e floreale Arneis delle colline del Roero - o l'Asti Spumante che è un ottimo drink di benvenuto e ottimo con i dessert.
Il motivo che porta il Piemonte a rappresentare, come poche altre regioni al mondo, un portafoglio di molteplici stili di vini, è dovuto in gran parte al suo clima davvero unico, influenzato dalle gelide Alpi e il caldo Mar Mediterraneo. Le mattine in Piemonte sono nebbiose, ma man mano che il sole si alza, le nuvole evaporano lentamente e le uve possono godere del resto delle soleggiate giornate per maturare.
I cambiamenti tra le temperature del giorno e della notte – ovvero l’escursione termica – incentivano il magico processo di maturazione. Giornate calde e notti fresche sono una formula vincente per le uve aromatiche, e consentono ai vignaioli di talento di creare vini potenti, tannici, con aromi di frutti rossi sorprendentemente piacevoli.
Grazie alla vasta gamma di varietà di uve e stili di vini, indipendentemente dalla complessità del tuo menu, troverai sempre un vino piemontese che si abbinerà in maniera impeccabile ai tuoi piatti. Uno degli abbinamenti enogastronomici migliori sono il vitello tonnato locale abbinato a un rosso a base di Nebbiolo!
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Perché il Barbaresco è diverso dal Barolo?
Barbaresco e Barolo sono geograficamente vicini, tuttavia i loro vini sono notevolmente diversi nello stile. Il motivo di tanta differenza ha molto a che fare con la composizione dei suoli e microclimi.
I terreni di Barbaresco contengono molto più calcare di quanto se ne trovi nei vigneti di Barolo e inoltre, Barbaresco ha solo discrete escursioni termiche tra il giorno e la notte, produce uve che maturano prima e con bucce più sottili rispetto ai vigneti di Barolo.
Le bucce più sottili conferiscono meno tannini e un colore più brillante - ed è per questo motivo che i vini Barbaresco sono solitamente più leggeri e meno tannici del Barolo. Ne consegue, inoltre, che i vini Barbaresco possono essere degustati anche in giovane età rispetto ai vini del Barolo, alcuni dei quali possono richiedere decenni per raggiungere il loro potenziale.
Come nascono gli Spumanti?
Il termine “Spumante” richiama il termine “schiuma” o “spuma” e indica semplicemente che i vini sono frizzanti, con bollicine. Il termine “spumante” in quanto tale, non denota uno stile o un'uva particolare. Può indicare un qualsiasi tipo di vino purché frizzante: Prosecco, Lambrusco, Franciacorta, Trentodoc e Asti Spumante.
Il Piemonte è famoso per l'Asti Spumante ottenuto da uve Moscato Bianco (mentre, per esempio, per il Prosecco dovremmo guardare nelle province del Veneto e Friuli-Venezia Giulia, e per il Lambrusco, in Emilia-Romagna).
A differenza dello Champagne, dove la seconda fermentazione avviene in bottiglia, con l’ausilio di lieviti che convertono lo zucchero, rilasciando CO2 creando le ricercate bollicine, l'Asti Spumante viene prodotto con il cosiddetto “metodo Charmat”. Secondo questo metodo, analogamente alla produzione di Champagne, la prima fermentazione avviene in serbatoi di acciaio inossidabile per creare il vino base, ma la seconda fermentazione avviene in serbatoi sigillati piuttosto che in bottiglia. Successivamente, dai questi serbatoi lo spumante viene travasato in bottiglie sotto pressione.
Inoltre, in Piemonte si trova il Moscato d'Asti, sostanzialmente simile all'Asti DOCG ma con bollicine più delicate, meno alcol e un gusto più dolce. Da non sottovalutare il Brachetto d’Acqui DOCG rosso che può essere prodotto in molti stili: fermo o frizzante, secco o dolce.
Domande frequenti:
Cosa c'è di così speciale nei vini del Piemonte?
Vini rossi strutturati, bianchi freschi e delicati e grandi spumanti dolci.
Quali sono i vitigni più diffusi nel Piemonte?
Il Nebbiolo è il più famoso, ma si possono trovare vini di facile beva da uve Barbera e Dolcetto. E, naturalmente, assolutamente da provare sono i vini bianchi da Arneis e Favorita.
Quali tipi di cibo si sposano meglio con i vini dal Piemonte?
Rossi leggeri: cheddar invecchiato, parmigiano e fritto misto locale. Rossi corposi: vitello tonnato o bollito piemontese e maiale arrosto. Bianchi: salse cremose a base di pollo, tonno o salmone alla griglia.