Specializzata in vini bianchi
L'Umbria concentra la sua produzione sui vini bianchi, in particolare a base di Trebbiano, che è il vitigno più piantato della regione - e coltivato in molte altre zone vinicole italiane - e l'indigeno Grechetto bianco. I bianchi a base di Grechetto (il nome allude alla sua origine greca) sono vini secchi e vibranti che vantano piacevoli sapori di fiori di campo, lime e un finale di mandorla fresca. Le uve Trebbiano vengono utilizzate per produrre vini in diversi stili, sia fermi che frizzanti.
Il clima favorisce la produzione di grandi vini in Umbria. Nel centro Italia, le montagne offrono inverni freddi con abbondanti piogge ed estati calde, rinfrescate dalla fresca brezza di montagna, sia durante il giorno che la notte: un clima ideale per delle uve buone.
I terreni sono prevalentemente calcarei e sabbiosi e offrono ottime condizioni sia per la ritenzione idrica che per il drenaggio sui versanti collinari. Dunque, l'Umbria ha molto da offrire e questo, combinato con l’impegno dei produttori locali per la produzione di vino di qualità, proietta la regione verso un luminoso futuro. Da amante del vino, se non hai ancora avuto la possibilità di provare i vini umbri, sappi che una grande esperienza enoica ti aspetta in Umbria!
Qual è il vino umbro più conosciuto?
L'Orvieto DOC è sicuramente il vino umbro più conosciuto, coprendo quasi l'80% della superficie vitata. L'Orvieto Classico si basa su uve Grechetto e Trebbiano, dove il Trebbiano fornisce fresca acidità e il Grechetto il corpo. I vini hanno i tipici aromi di limone e mela, mentre i vini “Superiore” hanno molta più concentrazione e complessità. Gli amanti del vino possono trovare vini secchi, secchi e anche dolci prodotti con il “metodo dell'appassimento” e da uve affette da “muffa nobile”.
Come in Toscana, il Sangiovese è l'uva rossa principale che rappresenta oltre il 50% della produzione di uva rossa, seguita dal Merlot e dall’uva locale protagonista, ossia il Sagrantino. Il Sagrantino è autoctono dell'Umbria ed è coltivato principalmente sulle colline di Montefalco e dintorni.
L'uva viene utilizzata sia in forma pura come vino monovitigno sia nei blend, in particolare insieme al Sangiovese. Si ritiene che il Sagrantino contenga più tannini di qualsiasi altro vino, garantendo una durata in cantina di oltre 30 anni. Ma non c'è bisogno di aspettare così tanto per gustare un'ottima bottiglia di Sagrantino.
Il grechetto, ottimo con cibi a base di erbe aromatiche
I vini bianchi a base di Grechetto si abbinano meravigliosamente a cibi acidi ed erbacei, come pesce e carni bianche con salse agrumate e pasta leggera a base di pomodoro, anche se non sono da dimenticare i formaggi grassi di pecora, capra e mucca. I vini rossi a base di Sagrantino e Sangiovese si abbinano perfettamente ai cibi, in particolare a pizza e pasta e, naturalmente, a qualsiasi pietanza che contenga il tartufo nero, la specialità umbra!
Quale dei due vini DOCG di seguito pensi possa invecchiare più a lungo?
L'Umbria vanta due denominazioni rosse DOCG: Torgiano Rosso Riserva e Montefalco Sagrantino. Torgiano Rosso Riserva DOCG è ottenuto da un blend di circa il 50-70% Sangiovese, 15-30% Canaiolo, fino al 10% Trebbiano e altre uve rosse italiane come Ciliegiolo o Montepulciano, con una percentuale fino al 15%.
Lo stile Riserva deve invecchiare per almeno 3 anni con un minimo di 6 mesi di affinamento in bottiglia. I produttori selezionano le uve provenienti da vigneti posti ad altitudini più elevate nel comune di Torgiano e non utilizzano mai le uve di pianura. Si impegnano a mantenere una qualità costante e ogni annata offre vini eleganti con frutti rossi e caratteristiche floreali, dal lungo potenziale di invecchiamento.
Il Montefalco Sagrantino DOCG, invece, è prodotto da un'unica uva rossa coltivata in Umbria intorno al piccolo borgo collinare di Montefalco. Il Sagrantino ha bisogno di sole e caldo per maturare bene, predilige le zone collinari, con esposizione a sud-est e suoli con buon drenaggio. La produzione è cresciuta rapidamente negli ultimi anni e la sua qualità sta guadagnando riconoscimenti in tutto il mondo.
Il Sagrantino – e i suoi vantaggi
Secondo uno studio della Fondazione Edmund Mach, il Sagrantino contiene la più alta quantità di polifenoli di qualsiasi varietà di uva rossa. Lo studio ha confrontato il Sagrantino con Cabernet Sauvignon, Nebbiolo, Sangiovese e molti altri e si è scoperto che contiene più tannini di qualsiasi altro vino testato.
La struttura del tannino del Sagrantino è simile a quella del cacao puro, i cui benefici per la salute sono ben noti. I vini Sagrantino, se ben conservati possono essere gustati per molti anni, in quanto la maggior parte sono piuttosto aspri in gioventù e necessitano di un lungo periodo di invecchiamento prima della commercializzazione.
C'è anche un vino da dessert, chiamato Montefalco Sagrantino Passito. Viene prodotto utilizzando uve Sagrantino parzialmente appassite. I vini sono complessi ed equilibrati dalla rinfrescante acidità, cremosità e con aromi di frutta nera.
Domande frequenti:
Cosa c'è di così speciale nei vini dell’Umbria?
Bianchi di grande valore, vibranti con aromi di agrumi e mela. Potenti vini rossi a bacca scura.
Quali sono i vitigni più diffusi in Umbria?
Il Sagrantino è sicuramente l'uva rossa più conosciuta. Per i bianchi, sono da provare il Grechetto e il Trebbiano, minerali e delicatamente floreali.
Quali tipi di cibo si sposano meglio con i vini dall’Umbria?
Rossi leggeri: Prosciutto di Norcia, salumi o cheddar stagionato. Rossi corposi: da provare con hamburger di agnello o manzo cotti. Bianchi: merluzzo nero, salmone e pollo.